Il Gufo Rosa

Il Gufo Rosa
Sui libri digitali e non (e altre diavolerie)

29 settembre 2011

Gli iper-romanzi e i libri che ti si muovono tra le mani

Se mi chiedessero «Quali libri vorresti veder trasformati in eBook?», non avrei esitazioni nel rispondere «Gli iper-romanzi». L'argomentazione è semplice: gli iper-romanzi sono libri nativi digitali, in altri termini il libro cartaceo non è una tecnologia che rende loro giustizia. E se qualcuno di voi ha letto Rayuela di Julio Cortázar o La Vie mode d'emploi  di Georges Perec, potrà già intuirne il perché.

Ma andiamo per ordine e vediamo cosa vogliamo significare con il termine iper-romanzo. Raffaella Setti, redattrice di Consulenza Linguistica dell'Accademia della Crusca, ci dà qualche dritta spiegando molto chiaramente l'etimologia, la storia e i significati del termine in questa risposta a una domanda di una lettrice.

Il termine è stato coniato da Italo Calvino e ha fatto la sua prima comparsa nel 1967 con la pubblicazione della raccolta di racconti Ti con Zero. Aggiungo che, sempre Calvino, adopera nuovamente questo termine nel corso delle sue Lezioni Americane discorrendo sulla molteplicità quale valore che nel 1985 egli auspica e propone di conservare nella letteratura del nuovo millennio, il nostro.

L'iper-romanzo deve la connotazione del suo prefisso iper al termine ipertesto che "indica un testo in cui è superata una delle prerogative dei testi scritti tradizionali, la linearità per cui le informazioni contenute non si presentano più in una sequenza lineare, ma possono essere tutte contemporaneamente presenti in un sistema di associazioni e rimandi interni e anche esterni al testo stesso", detto banalmente la rete di link tanto familiare ad ogni internauta.

E la rete di link nell'iper-romanzo può avere diverse declinazioni:
- più sviluppi narrativi giustapposti o sovrapposti all'interno di uno stesso testo;
- più livelli interpretativi;
- diverse ramificazioni a partire da un unico nucleo narrativo.

Ma se guardiamo la cosa dal punto di vista del lettore, il prefisso iper ci inoltra in percorsi di lettura inconsueti in cui l'ordine definito dal numero di pagina cede il timone a diversi criteri di fruizione del testo. Ciò si traduce in una maggior libertà del lettore che può pendolare lungo linea spazio-temporale del romanzo seguendo una propria traiettoria o una mappa indicata dall'autore.

È questo il caso di Rayuela il cui autore Julio Cortázar presenta come un libro che «è molti libri, ma soprattutto è due libri»: uno scorre al trotto della progressione del numero di pagina, l'altro segue invece un'andatura non lineare saltellando – come nel gioco del mondo – da un capitolo a un altro secondo un ordine indicato dall'autore all'inizio del romanzo. Per incoraggiare il lettore a scegliere questa seconda modalità di lettura e facilitarlo lungo il percorso, alla fine di ogni capitolo è indicato il numero del capitolo in cui il lettore dovrà saltare, mentre in alto a sinistra in ciascuna pagina campeggia il numero del capitolo nel quale ci troviamo.

Questa duplice indicazione di lettura fa sì che «il lettore si trovi a che fare con un libro che gli si muove tra le mani». La frase è sempre di Cortázar – la trovate all'interno dell'intervista di Omar Prego che è inserita alla fine del libro nell'edizione italiana di Einaudi – e mi ha colpito poiché questa è stata anche la mia prima e forse ingenua impressione mentre ero alle prese con la lettura dei primi eBook.
Se ora dovessi spiegare a un bambino che cosa sono gli eBook, gli direi proprio così: «sono libri che ti si muovono tra le mani». E la loro motilità dipende sia dalla liquidità del formato che utilizza il reflow, sia dalla presenza di link e di elementi multimediali all'interno del contenuto.

Se Rayuela diventasse un eBook, ciascun capitolo potrebbe presentare alla fine un doppio link:
- il link al capitolo successivo secondo la progressione lineare delle pagine
- il link al capitolo successivo secondo l'ordine indicato dall'autore.

L'immagine del gioco del mondo potrebbe accompagnare visivamente il lettore lungo il percorso.  
Il numero di capitolo in alto a sinistra su ciascuna pagina non sarebbe più un riferimento così necessario.

In Italia non è disponibile l'eBook di Rayuela, spero che il suo editore possa colmare presto questa mancanza.
Nel frattempo, facendo una breve ricerca in rete, ho trovato questo, il risultato mi pare parecchio, ma parecchio ingarbugliato.

Dimenticavo di dirvi che l'ecosistema degli eBook vive un momento di sovreccitazione dovuto a due recenti avvenimenti che hanno coinvolto i due maggiori player del mercato. Ma di questo parlerò nel prossimo post.

1 commento:

  1. Mi devi prestare quel libro. Voglio leggerlo se riesco a trovare un po' di tempo a mente lucida.

    La verione di ebook già realizzata del libro di Cortázar è una semplice scannerizzazione supportata da un buon (?) sistema OCR di riconoscimento di caratteri. Una roba brutale!

    RispondiElimina