Il Gufo Rosa

Il Gufo Rosa
Sui libri digitali e non (e altre diavolerie)

1 dicembre 2011

Non chiedermi il PDF

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di un anonimo editore nativo digitale a un altrettanto anonimo books blogger.

Caro blogger che parli di ebook,

ti scrivo per metterti a parte di una questione che quotidianamente mi affligge: quando ti informo di una mia nuova uscita, ti prego, abbi pietà di me, non chiedermi il PDF.
Non sai quanto tempo ho passato a testare e ritestare l’ebook su diversi dispositivi, a concepirne un’esperienza di lettura degna di dirsi “digitale”; e tu, nulla, mi chiedi il PDF.

Hai pienamente ragione, per una lettura rapida e trasversale sullo schermo di mac e pc il PDF è molto comodo. Sì, sono d’accordo, i migliori dispositivi di lettura che ti consentono di accedere a un vasto ecosistema di libri non sono alla portata di tutti i portafogli.
Tuttavia, come certamente ben sai, da oggi anche in Italia è arrivato il Kindle Store e Amazon propone un e-reader a un prezzo abbordabile. E se non ne fai una questione di dispositivo né di soldi, beh, allora sappilo, il PDF è affetto da un male: è rigido.

Concordo con te, questo male è una mano santa per fumetti, libri illustrati, libri d’arte e altre pubblicazioni in cui il rapporto tra testi e immagini è bene che sia statico e non fluttuante.
Ma per i saggi e la narrativa perché devo costringere il contenuto dell’ebook nel PDF?

Facciamo così, trovami una buona ragione e smetterò di affliggermi.
Ma se non la trovi, ti prego, non chiedermi più il PDF.

Saluti.

Anonimo Editore Nativo Digitale

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