Il Gufo Rosa

Il Gufo Rosa
Sui libri digitali e non (e altre diavolerie)

26 novembre 2011

Link, istruzioni per l'uso

Chain linkIn questi giorni mi sto occupando dell'editing di una leggenda (presto su questi e molti altri schermi) e confrontando quotidianamente con il suo autore su una serie di questioni che il libro digitale pone. Si tratta per me di un primo esperimento con il suo coinvolgente carico di avventura, poiché a differenza della sacerdotessa-editor E. non posso vantare una giovane e lunga carriera nella produzione editoriale.

La questione più dibattuta con l'autore questa settimana è stata il link a contenuti esterni: la ricchezza dell'ipertesto rispetto al testo sta tutta nei link, ma come valorizzare tale ricchezza senza rompere la continuità del flusso narrativo conducendo il lettore fuori dalla storia? Sia ben chiaro, non parlo dei link ai contenuti esterni che possono essere inseriti nel colophon (come i contatti della casa editrice), ma dei link posti all'interno della storia.
A questo proposito, sono andata a rileggere il contributo di Luisa Carrada la quale ci ricorda che «valutare se un link rappresenta un servizio o una distrazione è esattamente compito e responsabilità di un buon editor. Sennò, che razza di editor è?» e, incoraggiata da questo monito, ho concordato insieme all'autore delle linee guida utili a orientare il nostro lavoro e creare un'esperienza di lettura non frammentata della leggenda.

- Meglio un uso modico e accorto dei link a risorse esterne. Il link può essere un frutto saporoso ricco di informazioni, in cui è insito però un verme di distrazione e sovrabbondanza. Questo verme non lo possiamo eliminare, fa parte della natura del link, possiamo però cercare di minimizzarne gli effetti selezionando i link più utili e funzionali alla storia.
Nel nostro caso il racconto della leggenda nasce nell'alveo delle storie narrate in un blog. Creare un percorso di andata e ritorno tra l'ebook e il blog in alcuni punti della narrazione serve a contestualizzare la leggenda e condurre il lettore a scoprire l'immaginario più vasto di cui essa si nutre e di cui il lettore avrebbe solo un vago sentore se si limitasse a leggere il testo della leggenda.

- Niente pause pubblicitarie. Da evitare nel modo più risoluto i link a contenuti la cui finalità è principalmente commerciale: se sto leggendo le vicende di un pangolino che incontra una fiammiferaia, non voglio conoscere la marca di fiammiferi venduti dalla fiammiferaia mediante opportuno link; meglio evitare che nella mente del lettore si insinui il ragionevole dubbio che l'autore non voglia narrare le vicende del pangolino e della fiammiferaia, ma vendere fiammiferi.

- Attenzione all'effetto "librogame" di cui ha scritto Letizia Sechi in questo articolo su Finzioni. Le possibilità tecniche sono sempre maggiori, soprattutto grazie all'arrivo di ePub 3; nel cercare di andare oltre la linearità, dobbiamo star attenti a non catapultare il lettore in un Luna Park.

E voi, editor e lettori giunti alla fine di questo post, come vi regolate o vi regolereste?


P.S.: Il racconto del pangolino che incontra, tra gli altri, una fiammiferaia è una lettura che consiglio a tutti i perditempo di fare almeno una volta nella vita.

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