Siete alle prese con le prime produzioni di eBook in formato ePub. I vostri file esportati con Adobe Indesign sono degli intrugli con ossi di pollo e a furia di smanettare sul codice xhtml state rimpiangendo il torchio di Gutenberg e i giorni passati a studiare sui tomi di letteratura italiana.
Non scoraggiatevi, nessuno nasce imparato e non ci sono più le mezze stagioni, ma c'è ePub for Damned: rudimenti, consigli e suggerimenti per le anime dannate che si stanno cimentando con la realizzazione dei primi eBook in formato ePub.
Una nuova rubrica o – per esser più precisi – etichetta di post in cui la sacerdotessa-editor E. spiegherà a noi comuni mortali come superare i primi ostacoli sulla strada della conversione.
Ma prima di entrare in argomento, urgono le presentazioni ufficiali. Sapete già qualcosa di lei e dei rapporti che intrattiene con il signor X. (i più smemorati possono fare un rapido ripasso qui e qui), il Gufo Rosa vi svela ora il suo identikit.
Nome: E.
Età: dai 25 ai 30
Sesso: F (altrimenti avrei scritto l’età)
Titolo di studio: Laurea Specialistica in Linguistica
Esperienze lavorative: molte, le più svariate, dall’affettatura della mortadella passando al calmare bambini urlanti, svoltando verso la correzione di bozze, mantenendo la direzione dell’editing.
Lavoro attuale: mi chiamano
Tecno-editor o eBook developer.
Orientamento religioso: sacerdotessa laica della nuova religione digitale.
Occupazione principale: come Mr. Wolf risolvo problemi, come Colombo ogni giorno scopro l’America, come Galileo tento di spiegare all’umanità che la Terra gira intorno al Sole.
Metodo usato per la conversione: Impaginazione con InDesign, impapocchiamento del codice generato con Oxygen.
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