Il Gufo Rosa

Il Gufo Rosa
Sui libri digitali e non (e altre diavolerie)

6 ottobre 2011

Le magagne di InDesign - Parte 1 #ePubForDamned

Il primo post della rubrica ePub for Damned: rudimenti, consigli e suggerimenti per le anime dannate alle prese con le prime produzioni di eBook in formato ePub.

Alcuni giorni fa mi sono imbattuta in un gruppo di discussione sugli eBook nel quale un povero sventurato chiedeva se fosse possibile realizzare un eBook valido e professionale senza bisogno di modificare alcun codice o senza conoscere programmi di impaginazione.
Lo sventurato ha ricevuto poco dopo la risposta di un navigato eBook editor che con una certa durezza ha scritto testuali parole: «Se tu dovessi venire operato, preferiresti un serio professionista o uno che opera senza la laurea e un periodo di apprendistato?  E se devi andare in tribunale, preferisci che al tuo fianco ci sia un avvocato professionista o uno che ha comprato la laurea?»

Forse lo sventurato era convinto di aver posto una domanda intelligente, visto che di baggianate su programmi miracolosi che convertono automaticamente e perfettamente word o pdf in ePub in giro se ne sentono tante, ma tante! Questa discussione però la rimandiamo alla prossima puntata.

Allora caro amico sventurato, per fare un ePub professionale qualche conoscenza bisogna avercela, qualche libro va aperto (la maggioranza sono in lingua inglese) e come l’antropologo occorre fare ricerca sul campo.

Ci sono due modi per fare un eBook:
  1. Si parte dal codice, quindi si tagga il testo con i tag html e si costruisce l’ePub con tutti i documenti che lo compongono.
  2. Si prende il testo, si impagina in InDesign e si esporta in ePub, andando poi a modificare il codice.
Io ho optato per il secondo metodo, probabilmente perché sono passata dalla lavorazione di un libro quando l'editoria era ancora tutta su carta (e non parlo di secoli fa).

Cominciamo sfatando subito un mito: InDesign non produce un ePub perfetto. Non ci restituisce la perfetta guida che ci mostra orgoglioso nel suo iPad l’Adobe Evangelist Terry White; di sicuro è l’obiettivo che Adobe si prefigge, ma ahimé ben lungi dall’essere raggiunto e non solo per le imperfezioni di conversione del programma.
Per quanto riguarda il formato ePub, diciamo che siamo nel momento in cui si arrostiscono bastoncini e si disegnano graffiti di scene di caccia nelle caverne e dobbiamo purtroppo farci i conti.

La versione di InDesign che uso per la conversione è la 5.5, l’ultima.
Il primo grosso problema si verifica quando si esporta in ePub utilizzando la funzione libro.
Se io raccolgo tutti i documenti nel libro di inDesign e dopo l’esportazione vado ad aprire il CSS, noterò lo stesso stile ripetuto più volte; mi spiego meglio: mettiamo che abbia usato uno stile paragrafo all’interno dei miei documenti che ho chiamato “testo” e che i documenti che compongono il mio libro siano 10. Eccoci! Nel CSS troverò lo stile testo con le stesse identiche caratteristiche ripetuto più e più volte.
Se questo è un bug del programma oppure sono io che nei miei innumerevoli esperimenti non ho ben capito la cosa, sinceramente non so dirvelo; resta il fatto che, come dice il buon Tiziano Ferro, non me lo so spiegare (e quindi attendo curiosa i vostri commenti).
La cosa si complica molto quando ho bisogno di modificare lo stile paragrafo “testo” dal CSS.
Quale modifico? Quale stile è associato al mio documento?
L’unica soluzione in questo caso è cancellare tutte le ripetizioni conservando solo uno stile paragrafo “testo” nel CSS, altrimenti dovrei fare la stessa modifica a tutti gli stili che InDesign ha creato con lo stesso nome.

Il Consiglio della sacerdotessa
Non usare la funzione libro. 
È giustissimo spezzare l’intero documento in più file, il lettore di sicuro avrà meno difficoltà a caricare il vostro eBook. Utilizzare la funzione libro allora sembrerebbe la soluzione più intelligente e immediata! Direte voi.
Giusto! Dico io, ma esiste anche un altro metodo: spezzare automaticamente un documento sulla base di uno stile paragrafo.
Prendete lo stile paragrafo che avete assegnato al vostro titolo di primo livello, mettiamo che io abbia assegnato ai titoli di capitolo uno stile paragrafo chiamato h1.
Quando vado ad esportare in ePub il libro che ho impaginato in un unico documento, nel menù Contents, l’ultimo a sinistra della finestra di esportazione, metterò la spunta a “break ducument at paragraph style” e nel menù a tendina sceglierò lo stile paragrafo h1.


Se ora apro l’ePub che ho esportato, avrò tanti documenti quanti sono i capitoli, quindi il mio libro sarà comunque spezzato in più parti e nel CSS, non troverò nessuno stile ripetuto.

Alla prossima magagna.

La sacerdotessa-editor E.

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