Il Gufo Rosa

Il Gufo Rosa
Sui libri digitali e non (e altre diavolerie)

20 novembre 2011

La qualità è un'arma a doppio taglio

«Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra» disse un nazareno a una schiera di editori pronti a lapidare il digitale reo di aver indotto un ormai ineluttabile abbassamento della qualità dei libri, abilitando una miriade di nuovi e accaniti soggetti all'ingresso nel mercato anche attraverso nuove vie e modalità di pubblicazione quali il self-publishing.

Qualcuno, più risoluto, si accingeva a levare la sua pietra, quando un team francese di pirati di ebook giunse, Twitter Picture alla mano, a mostrare la lista di refusi corretti nel testo de L'art français de la guerre di Alexis Jenni, vincitore del Premio Goncourt, edito da Gallimard, la cui versione digitale in formato ePub era protetta (o meglio si sentiva protetta) da Adobe DRM. E tali errori erano stati scovati mediante l'uso di un software professionale molto avanzato: il correttore ortografico di Word.

Un'accolita di blogger e internauti verificò l'attendibilità del referto scoprendo che gli stessi refusi si trovano anche nell'edizione a stampa, mentre la news si spandeva urbi et orbi attirando persino l'attenzione di Le Monde e L'express.

Non mancò naturalmente chi trasse le molteplici morali della favola:
  • La qualità è un'arma a doppio taglio. Se la predichi, devi dimostrare di perseguirla, sempre.
  • I DRM Adobe sono foglie di fico, tanto vale far uscire i libri allo scoperto.
  • Anche i pirati possono svolgere una funzione molto utile nell'ecosistema digitale. Non demonizzarli.

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