Il Gufo Rosa

Il Gufo Rosa
Sui libri digitali e non (e altre diavolerie)

11 ottobre 2011

L'occhio del lettore

Qual è la maggiore sfida che gli editori di libri hanno nell'era digitale? A mio avviso, concepire il progetto editoriale in modo nuovo partendo dai limiti e dalle potenzialità dei formati (ePub 3, mobi) e costruendo su questi limiti e queste potenzialità nuovi libri per nuovi media. Alcuni di questi saranno figli della stampa, ma si discosteranno dai loro genitori cartacei fino al punto di avere vita propria, altri invece nasceranno digitali senza contrarre debiti nei confronti di Gutenberg. Gli uni e gli altri avranno in comune, più che il battesimo, una diversa modalità di concepimento.

Sia che l'editore si lanci nella produzione di un enhanced eBook, sia che opti per realizzare la versione digitale di un hardcover, ci sono delle accortezze e modi diversi di guardare al proprio lavoro e di realizzarlo che nascono in primo luogo dalla pratica della lettura digitale e dai percorsi mediante i quali si giunge ad acquistare un eBook.

Partiamo ad esempio dalla copertina: facendo lo scrolling delle pagine di alcuni eBook store, devo ammettere di aver provato un certo sgomento nel vedere le miniature delle copertine di libri che ho molto amato scomparire tra gli scaffali delle nuove librerie on line. Quelle copertine non andavano bene. Pensate per il libro a stampa, risultavano del tutto sciape e desuete per l'eBook. Infondevano nel lettore l'idea di star per acquistare un cimelio antico. Ma l'editore aveva fretta di convertire - e convertirsi - e non se n'è accorto. Forse, se non avesse potuto contare sulla celebrità del suo autore e sulla forza del suo marchio, avrebbe posto maggiore attenzione nei confronti dell'occhio del lettore. C'è chi infatti del design delle copertine di eBook ne ha fatto materia di studio e ha posto in evidenza possibilità grafiche e approcci differenti rispetto all'edizione a stampa.

E non occorre pensare all'eBook come a un luna park pieno di immagini, video, pop up, qr code e link in ogni paragrafo per concepire un libro digitale. Talvolta basta veramente poco per consentire all'utente di fare qualcosa che con il libro non avrebbe potuto fare, come iscriversi alla newsletter dell'editore e leggere i suoi tweets grazie ai link presenti nel colophon oppure scoprire il blog dell'autore indicato in una sezione dell'eBook.

Un poco che nasce da uno sguardo differente: lo sguardo del lettore che nell'eBook non cerca il libro, non rimpiange il profumo della carta e che sa apprezzare nuove creature editoriali, anche quando non si tratta propriamente di eBook, ma di libri che diventano delle applicazioni per iPad.

2 commenti:

  1. Secondo me è essenziale anche il design del lettore di libri elettronici. Vedi ad esempio l'evoluzione del Kindle di Amazon. A quando un bell'intervento sulla questione?
    Ciao!

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  2. mmmmm... qui la questione diventa ancor più complicata, vedi la scelta tra tablet e ereader, vedi anche la scelta delle applicazioni medianti cui leggi gli eBook (leggere mediante iBooks o mediante Bluefire non è lo stesso). Penserò a un post più articolato Matte.

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